Villa Favard

Villa Favard

Il luogo che ci ha dato i natali

Villa Favard, conosciuta anche come Palazzo Favard, si trova a Firenze in via Curtatone angolo Lungarno Vespucci. Il palazzo, una delle ultime grandi residenze nobiliari del centro di Firenze, fu voluto dalla baronessa Fiorella Favard di Langlade che incaricò, nel 1857, l’architetto Giuseppe Poggi, allora molto in voga tra la nobiltà fiorentina. La baronessa era un personaggio per certi versi misterioso, nata a Livorno nel 1813 da padre francese, tenente della Dogana imperiale durante l’occupazione napoleonica, e madre italiana, si era trasferita con i familiari prima a Marsiglia e poi a Parigi, dove conobbe suo marito Michel Favard, “propriétaire délégué” della Guyana Francese; nel 1855 tornò a Firenze e dopo aver acquistato la villa Favard di Rovezzano, decise di farsi costruire il palazzo in centro.
Il progetto si avvalse della notevole quantità di terreno disponibile, acquistato appositamente dalla baronessa. Inizialmente ci furono dei problemi col Comune, perché vigeva l’obbligo di non interrompere l’allineamento degli edifici sulla strada, mentre il progetto prevedeva un edificio isolato al centro dell’isolato circondato dal giardino. Nonostante ciò, il progetto non venne modificato ed entro il 1858 era completato.
Dopo la morte della baronessa (avvenuta nel 1889, sepolta nella cappella gentilizia della villa di Rovezzano) si organizzò, nel 1893, una vendita all’asta di tutti beni, per mancanza di eredi. L’edificio sul lungarno venne acquistato dall’antiquario e immobiliarista Vincenzo Ciampolini, con tutti gli arredi. Pervenuta all’Università di Firenze, fino al 2004 ha rappresentato la sede della Facoltà di Economia (oggi Scuola di Economia e Management), che si è poi spostata nel Polo delle Scienze Sociali di Novoli. Oggi il complesso è la sede del Polimoda.